Sempre più di frequente notiamo la dicitura “acqua potabile controllata”, soprattutto nel caso di acqua proveniente da acquedotti comunali. 

Il controllo della qualità dell’acqua ci permette di venire a conoscenza degli elementi presenti al suo interno e che possono cambiare in base alla sua composizione o provenienza. 

É un processo che possiamo svolgere anche in autonomia utilizzando dei kit acquistabili in farmacia, ma di norma esistono dei centri specializzati nell’analisi dell’acqua mediante i quali è possibile rilevare componenti che da soli non sarebbe possibile ottenere. 

Vediamo quindi gli interventi che possono aiutarci a comprendere la composizione dell’acqua che beviamo o usiamo per lavarci e quali sono i benefici delle sostanze al suo interno. 

Analisi dell'acqua

Diversi tipi di analisi dell’acqua

Si possono effettuare quattro diverse tipologie di analisi dell’acqua: analisi chimica, fisica, energetica e microbiologica.

L’analisi chimica consiste nella ricerca e nella misurazione a livello quantitativo dei materiali inorganici contenuti all’interno del liquido, oltre alla rilevazione di metalli pesanti e inquinanti di origine chimica.
Grazie a questo genere di intervento è possibile stabilire il residuo fisso, ovvero un insieme di solidi disciolti nell’acqua dolce fino a determinare un parametro misurato in mg/l che serve per classificare le tipologie di acque minerali. Ne deriva che più il residuo fisso è alto, peggiore è la qualità dell’acqua.  

Con analisi fisica si intende una ricerca e quantificazione della conducibilità elettrica e della temperatura. Inoltre, alla fine dell’analisi possiamo stabilire anche il colore, il sapore e il ph. 

L’analisi energetica si riferisce alla quantificazione dell’energia globale dell’acqua esprimendola in microwatt. Questa valutazione dipende da alcuni parametri, come ph, rh e ro. Ognuno di questi parametri definisce una caratteristica diversa nell’acqua: il ph serve per determinare il grado di acidità e alcalinità; l’rh evidenzia la quantità di elettroni; ro indicare il potere di resistività di un liquido attraverso l’unità di misura ohm

Infine, con l’analisi microbiologica si individua la presenza di microrganismi all’interno della sostanza liquida in seguito ad un inquinamento di origine animale e/o vegetale. Quest’ultima analisi non viene sempre effettuata all’interno dei laboratori: rientra infatti nelle analisi facoltative tra quelle che possono interessare un campione d’acqua, ma diventa obbligatoria se a dover essere analizzati sono un pozzo o una sorgente.  

A quali sostanze bisogna stare attenti?

Le analisi ci permettono di capire le diverse sostanze presenti all’interno del liquido esaminato.
Non tutte sono sostanze nocive per il nostro organismo, ma è necessario prestare attenzione ad alcune di esse e ai valori che presentano per non correre rischi per la salute. 

É il caso della contaminazione proveniente da virus, batteri, funghi o altre sostanze chimiche come pesticidi e piombo.
Per essere bevuta, inoltre, l’acqua deve possedere determinate caratteristiche a livello di composizione che la identificano come conforme al consumo umano. 

L’importanza dell’acqua per i reni

Sappiamo bene che l’acqua è fondamentale per consentire il corretto funzionamento dei reni e per la depurazione del nostro organismo. Grazie a questi organi, infatti, si verifica l’espulsione di tutte le sostanze nocive presenti e trattengono solo quelle di cui ha bisogno. 

Bere acqua permette di filtrare e depurare il sangue. Per questo è necessario bere la giusta quantità di acqua raccomandata, in modo da tenere attivi i reni. 

Per eseguire le giuste analisi sull’acqua affidati a centri qualificati formati da esperti: non solo riceverai i risultati tempestivamente, ma ti aiuteranno anche a comprendere le sigle presenti per avere un’idea chiara della composizione della tua acqua.